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La Lazio, nell’ultima partita con il Parma, non è riuscita a guadagnare i tre punti, come, invece, aveva sempre fatto nell’ultimo periodo. La striscia di vittoria era partita il 27 ottobre contro il Genoa ed è terminata proprio domenica allo stadio Tardini. La vittoria sarebbe stata importate, consideriamo che la Lazio è rimasta indietro rispetto a quelle squadre che, invece, finora, erano sempre state al suo passo: l’Atalanta supera la Lazio dopo la vittoria con la Roma, inter e Fiorentina dovranno recuperare una partita dopo il malore di Bove, manca una partita anche a Milan e Bologna, rimandata per maltempo qualche settimana fa. La Lazio ha una partita in più rispetto a tante altre squadre e rischia, a fine campionato, di venire sorpassata da queste. 

La Lazio e l’emergenza a centrocampo

La Lazio deve fare i conti anche con gli infortuni e con una rosa che si sta rivelando forse troppo corta per tutti gli impegni a cui la squadra dovrà rispondere nei prossimi mesi: fino al 5 gennaio i biancocelesti disputeranno ben sette difficili gare, rispettivamente: Napoli (2 volte), Ajax, Inter, Lecce, Atalanta e Roma. Per le partite di questa settimana, la Lazio rischia di avere a disposizione soltanto due centrocampisti, Guendouzi e Dele-Bashiru (dati gli infortuni di Castrovilli e Vecino e la squalifica di Rovella in campionato). Un nuovo centrocampista è atteso da tempo Formello, soprattutto dopo l’inaspettata e improvvisa cessione di Cataldi alla Fiorentina a fine agosto. La Lazio ha giocato questi primi quattro mesi con soli cinque centrocampisti (Castrovilli, Guendouzi, Rovella, Vecino e Dele-Bashiru, se consideriamo che vi sono anche alcuni fuori rosa come Basic e Akpa Akpro. 

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