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È terminata domenica la partita contro il Genoa, valido per la nona giornata di campionato di Serie A, tra due giorni si attende quella contro il Como: 16 punti in campionato, 17 goal fatti, 12 goal subiti. In Europa League, un rendimento ancora più soddisfacente: 3 vittorie in 3 partite con 9 punti, il massimo per raggiunto nella classifica temporanea europea. Il merito è dei calciatori per il grande entusiasmo e disponibilità con cui stanno affrontando questa stagione, ma anche del mister che, con il suo gioco, sta portando una ventata di novità assolutamente funzionale per la Lazio.

L’idea di Baroni

Grandi soddisfazioni per la Lazio di Baroni e non soltanto per i numeri: in campo i biancocelesti corrono, dribblano, segnano e mostrano grandi abilità tattiche e tecniche. La Lazio in campo diverte e si mostra brillante, con perfetta aderenza agli schemi dell’allenatore. Lo stesso Baroni ha dichiarato di voler allontanarsi dal “calcio posizionale”, all’insegna di attaccanti mobili, centrocampisti tuttocampisti, difensori palleggiatori e terzini incursori. Grazie al mercato e al lavoro svolto in ritiro estivo ad Auronzo, il mister si è accorto che le caratteristiche duttile di una rosa giovane gli avrebbero permesso di pianificare un certo tipo di gioco. La parola chiave è “mobilità“, considerata come una linea di demarcazione tra il calcio di oggi e di domani e che la nuova Lazio incarna perfettamente.

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