Fabrizio Casazza
Fabrizio Casazza

Raccontaci come nacque il tuo arrivo alla Lazio.

La mattina che ho saputo di andare alla Lazio stavo tagliando la legna in un bosco vicino a casa. La sera dopo ero in panchina con mister Roberto Mancini contro il Chelsea al Flaminio per un'amichevole estiva. Fu fantastico e tutto davvero improvviso.

Due anni alla Lazio e due stagioni quasi opposte. I tuoi ricordi?

Il mio primo anno alla Lazio era con il presidente Ugo Longo ( che tengo a ricordare con grande affetto per la splendida persona che era ) e Mancini come allenatore. Avevamo una rosa molto Forte ed era fatta per affrontare la Champions League e per fare bene in campionato. Passammo il preliminare di Champions col Benfica ma uscimmo nel girone con Chelsea, Besiktas e Sparta Praga, un peccato. In Campionato invece alti e bassi, arrivammo comunque quasi in Champions, rimediammo con la conquista della Coppa Italia. Fu un'esperienza meravigliosa, sopratutto frequentare certe competizioni di alto livello. Ovviamente da comprimario vista la presenza di portieri importanti, in primis il grande Peruzzi e poi Sereni.

Il secondo anno fu il primo dell'era Lotito ed iniziò con Mimmo Caso per poi proseguire con Papadopulo. Fu un anno di grandi cambiamenti. Prima cosa una rosa ridimensionata con cessioni di giocatori molto importanti ed a parte Di Canio arrivarono giocatori di prospettiva che in seguito fecero molto bene facendo vedere il loro valore. Giocavamo poi l'Europa League e ebbi l'onore di scendere in campo in quella competizione contro il Middlesbrough, in Inghilterra. Quello sicuramente il punto più alto della mia carriera.

Nel 2005 uno dei derby più memorabili in casa Lazio. Il gol di Di Canio sotto la curva sud. Cosa ricordi?

Quel derby era quasi scritto che l'avrebbe deciso Paolo Di Canio. Ricordo bene che aveva caricato tutta la squadra a Pallettoni ( se ce ne era bisogno ulteriormente ) ed i ragazzi fecero una grandissima partita. Ovviamente alla fine ci fu un entusiasmo pazzesco per quella vittoria.

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