Andrea Pecchia, illustratore di FavoLazio racconta la fede per la Lazio
I suoi disegni stanno poeticamente incantando grandi e piccoli tifosi biancocelesti

Immagino che come tanti artisti tifosi vivi con molta passione la realizzazione delle maglie della squadra. Le tue tre preferite nella storia della Lazio e perché.
Tralasciando quelle dei primi anni di fondazione che sono pezzi di storia fuori concorso, ti posso dire quelle che ho vissuto io. Quella del 1974 ‘La Maglia’ meravigliosa nella semplicità delle divise di quegli anni, nel colore, nelle fattezze, un’icona dei miei primi ricordi d’infanzia indelebile ai miei occhi. Poi la maglia 1983-84 NR colletto e sponsor Seleco, perché da bambino desideravo tanto averla ma non era così facile avere le maglie come adesso, poi da grande sono riuscito ad averla, la numero 5 di Joao Batista, bianca usata anche nel Chinaglia Day, una partita i cui ricordi mi commuovono. Ancora la maglia 1989-90, adoro la Umbro, la semplicità, l’innovazione e la tradizione di un grande marchio inglese per il Football.
Delicata trasferta con il Genoa. Cosa ti aspetti? Come pensi che reagirà questa squadra.
Dalle sconfitte si costruiscono le vittorie. Si può finire una buona stagione a testa alta.
Eliminazione amara giovedì, come l'hai vissuta e un'analisi su quanto accaduto.
Grande emozioni e tensione che solo le Coppe Internazionali sanno regalare: Un peccato, ma sapevo che non era comunque ne la Notte di Birmingham ne di Montecarlo per questo al gol dei Norvegesi ho capito senza abbattermi che con questa squadra avevamo già fatto un ottimo percorso. Riprovarci però è di rigore.
Hai rappresentato un libro commovente sulla Lazio. A Roma si vive la scelta del tifo da bambini cadendo spesso nella moda e nella scelta di massa. Cosa pensi debba esser tramandato a un figlio sul significato di tifare Lazio?
A mio avviso ad un bambino laziale non tocca spiegargli molto, tocca solo raccontargli la sua storia e il suo percorso. La Lazio è stata la mia ‘Maestra’ non solo nel Calcio ma anche nella vita, mi ha fatto sentire non diverso, ma speciale. Mi ha insegnato che nella vita non si devono scegliere i ‘colori giusti’ ma quelli che più ti appartengono. Forza, orgoglio e resilienza accompagnano ogni giorno della mia vita.
La nostra eliminazione in Europa ha portato tanta gioia ai romanisti e sfottò come logico che sia tra tifosi. Ti ha stupito come la cosa si sia allargata alla società e ai tesserati ?
C’era una volta er tifoso della Magggica Roma, ora è er tifoso dell’Anti Lazio. Sarà che non riescono ad essere come noi, sarà che non hanno mai avuto stile, sarà che non vincono mai un c….!