Antonio Rozzi a Radio Laziale: "Dobbiamo andare avanti, è importante voltare pagina"
In mattinata, Antonio Rozzi è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, commentando la sconfitta con il Bodo Glimt, ma non solo... ecco le sue parole

“Lunedì la trasferta a Genoa può far preoccupare?”
Marassi è uno stadio difficile, ma non solo: la Lazio ha speso molte energie ultimamente ma, per far parte delle grandi squadre, i calciatori devono essere bravi a non farsi condizionare dagli episodi precedenti.
“Quanto sarà importante fare i tre punti contro il Genoa?”
Portando a casa tre punti, dai maggiore forza, ma, in caso contrario, è fondamentale la reazione dei calciatori stessi, soprattutto di coloro che hanno maggiore esperienza, perché devono trasmettere ai giovani la consapevolezza di e l'orgoglio di avere la fortuna di giocare per una grande squadra come la Lazio.
“Ti aspetti tanti cambi per la partita di lunedì?”
Dipende, meglio si rompe l'equilibrio, meglio è, ma se ci sono giocatori che fisicamente non riescono a recuperare, è naturale lasciare il posto agli altri.
“Quando si è molto giovani e si ha la responsabilità di determinate situazioni, si tende a sbagliare e, purtroppo, a volte si viene attaccati. Come ci si può rialzare in queste occasioni?”
Molto importante è la gestione da parte di chi gli sta vicino. E', purtroppo, normale essere criticati ma ci si deve rendere conto dei propri errori, così da tornare a dimostrare chi si è veramente e rimanere nel calcio che conta.
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A Radio Laziale, racconta, inoltre, di essere tornato a giocare nella squadra Luiss Calcio e di stare molto meglio rispetto gli anni precedenti.
“Ti muovi in un contesto universitario in cui molti calciatori sono ragazzi giovani: c'è qualcuno che sente la pressione di tante cose?”
A differenza del mio passato, ad oggi molte cose sono cambiate dal punto di vista dell'atteggiamento: all'epoca, in prima squadra giocavano soprattutto i veterani; ad oggi, invece, è diverso, ma i ragazzi devono comunque avere l'umiltà di farsi consigliare da persone più grandi di loro, così da riuscire ad affrontare anche le situazioni più stressanti.
“Cosa ti è rimasto dei tuoi anni alla Lazio?”
Mi è rimasto tanto, era il mio sogno nel cassetto… è un ricordo molto bello, che porterò per sempre nel cuore.