Sergio Di Pinto: "Tomas Milian grande laziale. Al derby vinciamo"
L'attore racconta la sua fede biancoceleste e gli aneddoti calcistici nel mondo del cinema

Nel mondo del cinema i colleghi con cui hai condiviso la passione per il calcio e lo sfottò laziale-romanista?
Farei i nomi di Maurizio Battista, Maurizio Mattioli e Claudio Amendola. Loro sono i tre con cui nel tempo ci siamo scontrati simpaticamente a suon di sfottò. Ricordo un anedotto nel film Soldati - 365 all'alba, in cui avevamo una scena da girare in caserma dove Claudio Amendola doveva bussare ad una porta e io dall'altra parte chiedevo la parola d'ordine, lui diceva Forza Magica Roma ed io dovevo rispondere Sempre Magica Roma, bhe quella volta non resistetti e risposi Forza Magica Lazio, modificando ovviamente la battuta e mandando all'aria la scena girata, però tutti si misero a ridere ed Amendola in particolare si infuriò simpaticamente.
Il ricordo più bello e quello più brutto legato ai derby?
Il ricordo più bello sono i quattro derby in un anno, in quel periodo azzittimmo i tifosi romanisti perchè avevano ricevuto in pochi mesi quattro batoste, un incubo per loro. Invece come ricordo negativo fu il periodo successivo in cui per noi sembrava impossibile vincere un derby e anche quando meritavamo ci girava poi male.
Solitamente come vivi i derby, con chi li vedi?
Un caro amico romanista è Angelucci, che tra l'altro voleva comprare la Roma in passato. Con lui ho vissuto tanti derby a casa sua in cui spesso, con la vittoria nostra mi insultava e sfotteva dicendomi Oh non ci venire più a casa mia ai derby che porti male.
Dovendo riassumere per te la differenza tra un tifoso della Lazio e un romanista?
Una realtà che poi si rispecchia per metà è che il laziale è un pò più intellettuale, pacato e quello romanista coatto e greve. A volte è così alla fine però siamo sempre a Roma e siamo romani, quindi a volte la cosa lascia il tempo che trova…